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ACCORDO REGIONALE CONTRO LA BUROCRAZIA NELLE TRASFERTE


Cambiano le regole: ci pensano le Casse Edili.


Meno burocrazia e trasferte piu' semplici per le imprese edili che lavorano al di fuori della propria provincia. Da giugno, infatti, le imprese possono eseguire lavori nelle province del Veneto senza dover aprire nuove posizioni presso le altre Casse Edili. Basterà semplicemente comunicare la nuova attività alla Cassa della propria città, che si occuperà di ricevere i versamenti da parte di imprese e lavoratori, e versare le quote spettanti alla Cassa Edile della provincia nella quale verranno svolti i lavori.
Si tratta di una notevole riduzione dell?iter burocratico che, fino ad oggi, gravava sulle spalle delle imprese. L?accordo per la regolamentazione della trasferta veneta rappresenta una piccola rivoluzione in fatto di semplificazioni, ed è stato approvato durante un tavolo che ha visto riuniti Ance Veneto, le Casse Edili di Padova, Treviso, Rovigo, Venezia, Verona e Vicenza e i rappresentanti sindacali (Feneal-Uil, Filca-Cisl e Fillea-Cgil). ?Lo scopo di questo accordo ? spiega Carlo Trestini, presidente della Cassa Edile di Verona - è la razionalizzazione e la semplificazione degli adempimenti in capo alle imprese, per quanto concerne i lavoratori interessati da mobilità interprovinciale veneta. Inoltre risulterà migliorato il ruolo delle stesse Casse Edili nella funzione di certificatori della regolarità contributiva nella procedura per il rilascio del Durc?. In pratica, l?impresa non dovrà più aprire una posizione nella Cassa Edile di un?altra provincia veneta, nel momento in cui il suo personale andrà in trasferta per l?avvio di una attività. Non sarà quindi più necessario seguire questo lungo iter burocratico (che comporta anche compensazioni di aliquote): grazie al nuovo accordo, tutte queste incombenze che gravavano sulle spalle delle aziende verranno prese in carico dalle proprie Casse Edili. ?L?operaio in trasferta ? aggiunge il vicepresidente della Cassa Edile di Verona Cesare Valbusa ? resterà iscritto solamente alla Cassa di provenienza, che sarà deputata a riscuotere contribuzioni e accantonamento contrattuali. Riceverà la delega dalla Cassa Edile della provincia nella quale vengono eseguiti i lavori, la quale resterà l?unica competente al rilascio delle attestazioni di regolarità contributiva relativamente ai lavori e ai cantieri che vedono impegnato personale in trasferta?. Il trattamento economico dei lavoratori non potrà essere inferiore a quello in vigore nella provincia dove si svolgono i lavori. La contribuzione dovuta alla Cassa Edile per gli operai inviati in trasferta è quella prevista dalla Cassa Edile di provenienza, che avrà a sua volta l?obbligo di effettuare entro 60 giorni i versamenti spettanti alla Cassa Edile del luogo dove si svolgono i lavori.